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lunedì 25 luglio 2016

Mixaggio creativo sulle Batterie

Ho preso in esame 3 brani di diversi periodi musicali in cui l'utilizzo di Equalizzatori e di Effetti è stato usato in modo estremamente creativo sulle Batterie. Eccovi i 3 brani, vi invito a commentare e a segnalare altri brani così da poterci confrontare ed ascoltare nuove cose, buon ascolto...!

Hello - Adele (2015)

Nel brano di Adele, c'è una prima parte in cui il Rullante è molto chiuso tanto da sembrare un Timpano da orchestra, questo espediente permette poi di creare un'apertura del brano quando allo stesso Rullante viene dato il suo vero suono. Il brano è molto intimo e così facendo si è scelto di dare risalto alla grande vocalità di Adele, poi dopo il secondo ritornello il brano acquista potenza e groove con l'entrata di questo Rullante. Ottimo davvero l'effetto, produzione di alto livello direi.

Walking on the moon – Police (1979)

Sul Charleston di Walking on the moon dei Police un Delay Stereo trasforma continuamente il beat del pezzo, che si presta molto a questi giochi visto la semplicità della linea di Basso. L'espediente caratterizza tutto il famoso brano, esempio di come si può trasformare una semplice melodia in una composizione interessante e commerciale allo stesso tempo.

Kashmir – Led Zeppelin (1975)

In Kashmir brano degli incredibili Led Zeppelin, sulla Batteria è stato messo un Phaser creando così una sorta di apertura e chiusura del sound che forse sfugge a molti ascoltatori. L'effetto si può invece ascoltare chiaramente nel finale del pezzo dove l'effetto stesso viene esasperato. Non sappiamo effettivamente su quali microfoni sia stato usato l'effetto Phaser, io credo che di sicuro sia stato usato sui Microfoni Panoramici, voi che ne pensate? Avete altre informazioni a riguardo?

lunedì 11 luglio 2016

La Lira Calabrese uno strumento difficile ma comunque molto affascinante

Molti di voi avranno incontrato sul loro cammino questo strumento stridulo e difficile da gestire soprattutto quando sul palco ci sono moltissimi musicisti con diversi monitor (è il caso di band di musica popolare che di solito sono molto numerose).
Io vorrei aprire una discussione su come trattare questo strumento partendo ovviamente dai microfoni da utilizzare nei concerti live, dove lo strumento ci può creare un pò di problemi soprattutto per il monitoraggio.
In ogni caso inizio io la discussione sperando di creare uno scambio di idee costruttivo che è l'obbiettivo principale di questo mio blog.

Le problematiche principali della Lira Calabrese <https://it.wikipedia.org/wiki/Lira_calabrese> sono molteplici, ma io ne voglio trattare per il momento alcuni che sono più evidenti:
- lo strumento ha un suono molto stridulo ovviamente povero di basse frequenze e pieno di armoniche medie che sono la sua caratteristica principale;
- la pressione sonora che ha lo strumento è di gran lunga inferiore a molti strumenti che spesso fanno parte di una band di musica popolare, quindi il suono catturato dal microfono che gli abbiamo piazzato, rischia di essere molto contaminato;
- questo strumento si suona da seduti e quindi spesso il monitoraggio è talmente vicino allo strumento da essere difficile da gestire;
- i suonatori di questo strumento cambiano spesso lo strumento per avere diverse accordature.

Passiamo al dunque: una delle soluzioni migliori secondo me, è l'utilizzo di microfoni a contatto tipo l'AKG C411 < http://www.akg.com/pro/p/c411group>, vi ho messo il link per avere più informazioni; ma purtroppo avendo quasi sempre più strumenti da amplificare questo tipo di microfono è più difficile da gestire perché bisognerebbe staccare ed attaccare il microfono su ogni strumento e quindi in questo caso non va bene.
Moltissimi colleghi utilizzano uno Shure SM57, forse perché è uno standard che si trova in tutti i Service, ma io vi consiglio uno Shure Beta 57a <http://www.shure.it/prodotti/microfoni/beta_57a>, ben posizionato e con monitor messo a lato in modo da evitare la coda dal diagramma supercardioide di questo microfono. Lo Shure Beta 57a in più vi offrirà maggiore guadagno ed una maggiore definizione delle frequenze medio-alte.

Cari colleghi spero di essere stato utile e spero di poter avere altri suggerimenti per migliorare sempre più tecnicamente la nostra professione, perché io ho sempre pensato che "senza condivisione la conoscenza non ha modo di esistere".... ciao a tutti e buona musica...!